Giappone in 2 settimane, good to know

Se è la prima volta che vi recate in Giappone, penso che due settimane siano un periodo di tempo utile per vedere abbastanza cose. La scelta migliore secondo me è dividere il viaggio tra Tokyo e Kyoto e da quest’ultima visitare in giornata Hiroshima, Nara e Osaka.

In questo articolo cercherò di darvi consigli utili e pratici sulla base della mia vacanza. Quello che ho amato del Giappone, tra le altre cose, è la propensione a semplificare la vita quotidiana con piccoli accorgimenti e qui ve ne darò qualche esempio.

Spostamenti

Appena arrivate in città acquistate in metropolitana una tessera Suica o Pasmo. Si tratta di tessere ricaricabili utilizzabili per i mezzi pubblici (attenzione agli autobus, vanno convalidate sia quando salite che quando scendete), per le vending machine (ce ne sono ad ogni angolo, se siete senza moneta e volete qualcosa da bere sono la salvezza) e per le macchinette pesca pupazzi (la mia droga in questa vacanza).

Il Japan Rail Pass è l’abbonamento per prendere tutti i treni JR e gli Shinkansen tranne quelli che si chiamano Nozomi e Mizuho. Si può acquistare direttamente dal sito prima di partire, lo recapitano a casa in 2-3 giorni. Ci sono vari tipi di abbonamento, da 7,14 e 21 giorni. L’abbonamento da 7 giorni costa circa 220 euro, io l’ho attivato quando mi sono spostata da Tokyo a Kyoto e in seguito l’ho usato tantissimo per le varie escursioni.

Per capire se vi conviene acquistare l’abbonamento o pagare le tratte singole scaricate l’app Hyperdia con tragitti, orari e costi di tutta la rete ferroviaria. Se già dovete spostarvi da Tokyo a Kyoto comunque conviene, se rimanete solo a Tokyo no. Per le tratte più lunghe prenotate i posti agli sportelli JR nelle stazioni, è gratis. Se non ne avete voglia o se non fate in tempo, le carrozze dedicate ai posti senza prenotazione sono segnalate sul tabellone luminoso al binario.

A Kyoto mi sono trovata bene a spostarmi in bicicletta. La città è semplice (a reticolo) e pianeggiante e si gira agevolmente. Si può andare sui marciapiedi nei vialoni principali o si possono percorrere le più tranquille viette secondarie. Bisogna però stare attenti a posteggiarla nelle aree dedicate altrimenti è abbastanza comune che ve la portino via.

I parcheggi vicino alle attrazioni principali sono gratuiti, per quelli a pagamento si può fare un abbonamento giornaliero di 300 ¥. A causa del caldo è bene fermarsi spesso, se siete fuori allenamento può essere utile noleggiare la bicicletta elettrica, i prezzi al giorno sono contenuti. Intorno alla stazione centrale si trovano un po’ di bike rental, io l’ho presa da kon’s cycle, le ragazze che lo gestiscono parlando inglese e sono molto gentili. Compresi nel prezzo ci sono una mappa e una bottiglietta d’acqua.

La metropolitana è puntualissima e a Tokyo è fondamentale per spostarsi. Ci si mette rigorosamente in fila seguendo la segnaletica sul pavimento. Fate attenzione alle corsie dedicate solo ad anziani e donne in gravidanza. A Osaka ci sono anche vagoni sui quali possono salire solo le donne. Sul vagone non si può parlare a voce alta o al cellulare, bisogna tenere la suoneria spenta e vi sorrideranno tantissimo quando cederete il posto a una persona anziana.

Anche il taxi è comodo per spostarsi, soprattutto la sera. I prezzi sono nella norma, inferiori a quelli di Milano comunque. Hanno tutti il pos, l’unica cosa è che i taxisti non parlano una parola d’inglese, quindi è utile portarsi un biglietto da visita dell’hotel per farsi riaccompagnare e sapere esattamente il nome in giapponese del luogo in cui si è diretti.

Cibo

In Giappone si mangia bene praticamente ovunque, anche nelle stazioni dei treni e della metropolitana. La stazione centrale di Kyoto per esempio ha un corridoio dedicato pazzesco, idem la stazione di Osaka. Potete trovare ogni tipo di cibo, dal ramen al sushi, dai locali per fare colazione a quelli per il brunch nel fine settimana.

Nelle stazioni della metropolitana si trovano anche tantissimi negozi di cibo in bellissime confezioni da regalare e di dolcetti da gustare al momento. Tra questi dovete assaggiare assolutamente le cheese tarte di Bake Lab, piccole tartellette di frolla originarie di Okkaido ripiene di mousse al formaggio tipico di quella regione. I negozi si notano subito per il colore giallo acceso e per la fila costante di clienti.

A proposito: la fila di giapponesi fuori dai ristoranti è sempre sinonimo di cibo buono.

Le cucine dei ristoranti chiudono piuttosto presto, di solito alle 22. L’orario dell’ultimo ordine è spesso segnalato all’esterno con la scritta L.O. (last order).

È buona abitudine non mangiare per strada o sui mezzi.

Mancia: non si lascia mai, è considerato scortese.

In giro

Non ci sono cestini della spazzatura per strada e per terra è comunque tutto pulito, ognuno si porta la propria spazzatura a casa.

Non si può fumare per strada. È concesso fumare nelle aree dedicate, in molte sale giochi e negli izakaya. A Kyoto ho notato che sono più tolleranti, soprattutto la sera quando si alza il tasso alcolico.

Non soffiatevi mai il naso in pubblico ma se volete ruttate a ruota libera per strada nessuno rimarrà schifato.

È consigliatissimo avere il poket wi-fi, prenotabile sul sito del Japan Rail Pass. Unica pecca, la carica dura circa 9 ore con il 4g e ci mette tantissimo a ricaricarsi, quindi ho portato un caricabatterie portatile al quale attaccarlo. Potete ritirarlo subito all’aeroporto o farvelo recapitare in hotel, lo riconsegnate spedendolo con la busta con la quale vi arriva. Tra l’aeroporto e l’hotel ho usato il wi-fi del limousine bus, tra l’altro il più potente di tutta la vacanza.

Ad agosto fa molto caldo ed è molto umido. Bevete continuamente, tanto non mancano i distributori di acqua e le toilette pubbliche, e riparatevi sempre con un cappellino o con l’ombrello.