Langhe, un week-end tra cibo, vini e storia.

Le Langhe sono il luogo perfetto per un week-end in autunno. Situate tra le province di Asti e di Cuneo, il territorio è caratterizzato da colline dolci disegnate da vigneti, dove si beve e si mangia magnificamente e i borghi da visitare sono uno più bello dell’altro.

Ecco quello che ho visto e dove ho mangiato:

Canelli: il paese in provincia di Asti si trova proprio all’inizio delle regione delle Langhe. Mi avevano suggerito l’ Agriturismo Tre Poggi per pernottare e le aspettative non sono state deluse. L’agriturismo ha anche un’accogliente spa con vista panoramica sulle colline. Canelli è anche il paese delle cantine della Ramazzotti (ora Pernaud Ricard) e dei F.lli Gancia e quest’ ultime sono visitabili.

 

 

Barbaresco: borgo delizioso, sede delle cantine Gaja. Se è una bella giornata salite sulla torre per ammirare la veduta sconfinata sulle colline.

Barbaresco, la Torre

 

Alba: è il cuore delle Langhe e per visitarla calcolate almeno mezza giornata. Il centro storico si gira piacevolmente, io ho pranzato all’Osteria dei Sognatori, super consigliati i plin al burro e salvia. Se invece volete scegliere per un pranzo stellato c’è il ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa.

Calosso: in questo borgo di 1200 abitanti che ho visitato in serata ho cenato alla Crota’d Caloss, ristorante situato in un antico palazzetto, con un’atmosfera famigliare e ottimi cibo e vini. Gentilissimo il proprietario.

Santo Stefano Belbo: centro famoso per Cesare Pavese e per il moscato. Ho cenato al ristorante la Bossolasca dove ho mangiato degli ottimi tajarin al tartufo bianco.

Neive: piccolo paesino di impianto medievale con stradine graziose, Neive è stato nominato tra i borghi più belli d’Italia. Ho pranzato all’Aromatario, ristorante moderno con menù tipico del luogo, dove ho provato i cosidetti plin al tovagliolo, plin senza condimento semplicemente serviti in un…tovagliolo! Buoni per la pasta e il ripieno ma preferisco quelli conditi.

Barolo: famoso in tutto il mondo per il suo vino, il borgo è tenuto talmente bene da sembrare quasi finto. La piazza principale dove si trova il WiMu, il Museo del vino, è famosa anche per il Collisioni festival, festival agro-rock di letteratura e musica che si tiene ogni anno in estate.

Cappella del Barolo, La Morra: fate un salto a vedere questa chiesetta con le mura dai colori sgargianti. Ridotta a rudere e mai consacrata, fu fatta restaurare dalla famiglia Ceretto, sua proprietaria, nel 1999. Le pitture esterne ed interne sono opera degli artisti Sol Le Witt e David Tremlett.

Castello di Grinzane Cavour: il massiccio castello medievale appartenne a Camillo Benso conte di Cavour, che a Grinzane fu sindaco per 17 anni. Il Castello, oltre ad essere museo della civiltà contadina, sede di un ristorante e dell’Enoteca regionale Cavour, è anche il luogo dove annualmente si tiene l’Asta del tartufo bianco di Alba.

Le Big Bench o panchine giganti, sono sparse qua e là sulle colline delle Langhe, nei punti più panoramici. Tutte con colori diversi, sono opera del designer statunitense Chris Bangle, anch’egli residente della zona. Arrampicatevi e godetevi il panorama.

Cosa si mangia nelle Langhe? Forse il principale motivo che mi spinge a venire in questi luoghi è il cibo! La lista di prelibatezze è lunga: i tajerin al burro con tartufo bianco, il vitello tonnato, la carne di fassone battuta al coltello, i dolci alla nocciola, i plin fatti a mano ripieni di carne, gli gnocchi al Castelmagno, i brasati, il Bonèt (budino di latte, amaretti e cioccolato).

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