Affori è davvero un quartiere delizioso, come in altri quartieri di Milano, mi viene in mente per esempio Baggio, si respira ancora un’aria da vecchio borgo. Il corso principale dove si affaccia la chiesa è abbellito da una pavimentazione a ciottoli, e finisce dove inizia il bellissimo parco di villa Litta.

Il parco inizialmente costituiva i giardini di villa Litta, costruita nel 1687 dal marchese Corbella e in seguito passata alla famiglia Litta Modignani prima e dal 1927 al Comune di Milano.
Nato come giardino all’italiana, con vialetti simmetrici, siepi a labirinto, aiuolo e finti ruderi, nell’Ottocento fu trasformato in in giardino paesaggistico, più ampio e meno strutturato, e così è come lo vediamo oggi.
La Villa, alla quale si giungeva percorrendo un viale alberato, raggiunse il suo massimo splendore nell’Ottocento, quando diventò, grazie al conte Trivulzio, un celebre salotto di intellettuali tra cui Alessandro Manzoni, Francesco Hayez e il conte Silva.
Attualmente la Villa racchiude vari servizi civici tra cui la bellissima Biblioteca comunale.
Uscendo dal viale alberato che un tempo rappresentava l’ingresso alla villa, si arriva fino alla stazione ferroviaria di Affori. Attraversando i binari tramite il ponte sopraelevato, si raggiunge via Ippocrate, dove sorge l’area che ospitava l’ex Ospedale psichiatrico Paolo Pini.
Aperto nel 1924 come manicomio di supporto a quello di Mombello, inizialmente fu dato in gestione ad una società privata. La struttura si chiamava Villa Fiorita e poteva ospitare fino a 300 pazienti.
Nel 1939 l’ospedale passa alla gestione provinciale e diviene pubblico. Viene ampliato e migliorato e vengono introdotte nuove attività legate alla neurologia e alla psichiatria. Nel 1945 viene intitolato allo psichiatra Paolo Pini.
L’ospedale era una vera e propria cittadella nella città, con vari padiglioni sparsi nel grande parco recintato, ed arrivò ad ospitare fino a 1200 pazienti. Tra questi vi era anche la poetessa Alda Merini.
La struttura sopravvisse fino al 1999, più di 20 anni dopo la legge 180. Oggi vi hanno sede, oltre al presidio ATS, varie associazioni tra cui il MAPP, Museo d’arte Paolo Pini, l’ARCA, orti ed esercizi commerciali come l’ostello Olinda, bar e ristorante.
In particolare il MAPP è un museo di arte contemporanea nato con il progetto di recupero degli spazi dell’ex Ospedale Paolo Pini, nel quale artisti professionisti e persone con disagio psichico possono avere un dialogo di scambio su nuove forme di espressione.
Clara Bonfiglio Attraverso Paolo Canevari Mostro Riccardo Gusmaroli
Davide La Rocca Fantasmino Martin Disler Danza macabra
La collezione, che coinvolge ben 140 artisti, contiene installazioni, sculture e murales sparsi sui padiglioni del parco. Tra il 1994 e il 1995 circa 40 artisti di fama nazionale e internazionale hanno creato un’opera lavorando gratuitamente per il MAPP e coinvolgendo i 135 pazienti.
PIno Deodato C’era una volta un uomo che mangiava le lucciole per vederci meglio Manuela Vallicelli Polaroid in sviluppo
L’ingresso del MAPP Luca Bertasso Sinfonia d’autunno particolare
Come raggiungere il MAPP: ex Ospedale Paolo Pini-Padiglione 7, via Ippocrate 45. Passante S2 fermata Affori/M3 fermata Affori FNM
Come raggiungere VILLA LITTA: M3 fermata Affori Centro/Passante S2 fermata Affori